Lavorare fra le mura domestiche provoca più stress e insonnia

Lavorare sempre e ovunque, perché il mondo è il tuo ufficio: il mantra dei lavoratori da casa è una formula spesso invidiata da impiegati costretti ogni mattina a rinchiudersi in un ufficio. In questo caso l’invidia si rivela però mal riposta, secondo quanto evidenziato da un recente studio, che ha rivelato i lati oscuri del telelavoro, secondo quanto scrive l’Huffington post. Il report è stato realizzato dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) e della Fondazione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), scoprendo che, per chi ha a che fare con i remote jobs, aumentano i livelli di stress e insonnia. Lavorare lontano dall’ufficio, si legge nel report, ha certamente i suoi risvolti positivi: una maggiore autonomia e flessibilità, in primis. Tuttavia è proprio la gestione del tempo a gravare sull’umore. Le canoniche otto ore lavorative giornaliere perdono confine e limitazione, il lavoro finisce per spalmarsi lungo tutta la giornata, sette giorni su sette e diventa difficile separare la sfera lavorativa da quella privata. Per questo, in base al campione analizzato, è emerso che il 41% di chi svolge telelavoro accusa molto lo stress, rispetto al 25% di chi invece si reca in ufficio. Percentuali simili si registrano tra chi soffre d’insonnia: 42% i primi, 29% i secondi.

 CONTRATTO COLLETTIVO COLF E BADANTI: CHIEDI CONSIGLIO A EBILCOBA, SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

 

 

 

Articoli Correlati